venerdì 14 ottobre 2011

E’ tempo di eretici

Dopo la stentata fiducia che il Governo ha raccolto in aula oggi si comincerà, con ogni probabilità, a ragionare della manovra prossima ventura.
La mini patrimoniale, una tassa sui redditi oltre la soglia di sopravvivenza, due soldi dalle sigarette e dalla benzina, il dibattito economico nel nostro paese non decollerà.
Sfugge infatti a molti dei protagonisti dell’agone politico una semplice riflessione, non si può infatti reagire ai tempi straordinari in cui viviamo, e soprattutto alla loro straordinaria durezza, con le solite misure e misurine, con gli ormai decotti mezzucci della prima repubblica.
Per carità, l’ideale sarebbe disporre di una classe dirigente composta da grandi uomini, ma in mancanza di questa mi accontenterei di una classe dirigente mediocre che però si dedichi a realizzare grandi idee.
E le grandi idee in Italia, quelle non mancano o almeno non mancano ancora.
Basta uscire dai propri gusci ed ascoltare gli eretici, coloro che vanno un passo oltre il proprio interesse personale per perseguire, nientedimenoche, un personale concetto di bene. Bisognerà scremare, censire e scegliere, e poi realizzare, attuare ed implementare e per finire bisognerà seguire il feed back.
Che in due parole si può tradurre in ‘Bisogna lavorare’.
Meglio lavorare per realizzare un sogno che chinarsi per campicchiare altri due mesi o un altro paio di anni.

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