Per cominciare a pensare al vostro futuro dovete cominciare ad analizzare il vostro attuale tenore di vita, il tipo di vita cui aspirate, la fase in cui vi trovate. Se siete giovanissimi ai primi lavori e condividete un appartamento i vostri progetti saranno differenti dal capofamiglia di mezza età; e come saranno differenti i progetti saranno differenti anche gli obiettivi cui mirare, potreste cominciare a pensare a mettere da parte qualche soldo per un appartamentino nel primo caso o per una università più prestigiosa per i figli nel secondo. Ma qualunque sia il vostro obiettivo cominciate, se non da subito dal prima possibile, a semplificare la gestione dei vostri soldi.
venerdì 11 novembre 2011
lunedì 7 novembre 2011
Lo Spread un telegramma dai mercati. Berlusconi vattene
Poche volte si può riuscire a legare così strettamente la vita politica di un paese e le voci sul destino di un premier a quanto accade nei mercati.
Perché le gabbie previdenziali sono una totale idiozia?
Non è un caso che la Lega certe fesserie le annunci in manifestazioni di alto profilo scientifico come la Sagra della Zucca di Pecorara, in provincia di Piacenza.
Il Ministro Bossi ha infatti lanciato, anzi rilanciato, al grido - "Milioni di persone vivono alle spalle del nord: ditemi se questo è un paese che può durare” -, la stramba idea di istituire le cosiddette “gabbie previdenziali”.
Pur nella vaghezza del suo enunciato l’istituzione di tali “gabbie” riuscirebbe ad essere comunque una totale idiozia e potrebbe addirittura essere controproducente proprio per le regioni del Nord, nonostante che il Ministro Bossi annunciava tronfio: "Bisogna fare le gabbie previdenziali, è una bella idea, al Nord danno più di quello che ottengono, mentre al Sud danno poco e ricevono di più". E la questione è si tecnica ma di comprensione piuttosto agevole, vediamola.
Il Ministro Bossi ha infatti lanciato, anzi rilanciato, al grido - "Milioni di persone vivono alle spalle del nord: ditemi se questo è un paese che può durare” -, la stramba idea di istituire le cosiddette “gabbie previdenziali”.
Pur nella vaghezza del suo enunciato l’istituzione di tali “gabbie” riuscirebbe ad essere comunque una totale idiozia e potrebbe addirittura essere controproducente proprio per le regioni del Nord, nonostante che il Ministro Bossi annunciava tronfio: "Bisogna fare le gabbie previdenziali, è una bella idea, al Nord danno più di quello che ottengono, mentre al Sud danno poco e ricevono di più". E la questione è si tecnica ma di comprensione piuttosto agevole, vediamola.
mercoledì 2 novembre 2011
2011, l’anno della beffa previdenziale
Per la prima volta i contributi dei lavoratori verranno rivalutati ad un tasso inferiore a quello dell’inflazione
Pochi ricordano che una delle geniali astuzie per defraudare i lavoratori di ampie parti della propria pensione è nascosta nel singolarissimo sistema con cui vengono rivalutati i contributi versati anno dopo anno dai lavoratori.
Con il meccanismo inventato dalla Riforma Dini i contributi di ogni lavoratore vengono versati all’ente previdenziale di appartenenza e ogni anno si sommano progressivamente. Il totale dei contributi versati vengono annualmente “rivalutati” e costituiranno, alla fine della carriera di ogni lavoratore, il cosiddetto Montante Contributivo Individuale, sulla base del quale verrà poi liquidata la pensione.
Ovviamente più alto sarà il Montante Contributivo Individuale e più alta sarà la pensione che verrà assegnata al lavoratore. Un ottimo sistema per ridurre le pensioni è quindi fare in modo che questo Montante resti il più basso possibile, ad esempio operando sul sistema con cui vengono “rivalutati” i contributi dei lavoratori.
Attualmente tali contributi sono adeguati, secondo la previsione dell’art,1 comma 9 della Legge 335 del 1995, altrimenti nota come Legge TruffalDini, ad un tasso annuo di capitalizzazione che è dato dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare.
Pochi ricordano che una delle geniali astuzie per defraudare i lavoratori di ampie parti della propria pensione è nascosta nel singolarissimo sistema con cui vengono rivalutati i contributi versati anno dopo anno dai lavoratori.
Con il meccanismo inventato dalla Riforma Dini i contributi di ogni lavoratore vengono versati all’ente previdenziale di appartenenza e ogni anno si sommano progressivamente. Il totale dei contributi versati vengono annualmente “rivalutati” e costituiranno, alla fine della carriera di ogni lavoratore, il cosiddetto Montante Contributivo Individuale, sulla base del quale verrà poi liquidata la pensione.
Ovviamente più alto sarà il Montante Contributivo Individuale e più alta sarà la pensione che verrà assegnata al lavoratore. Un ottimo sistema per ridurre le pensioni è quindi fare in modo che questo Montante resti il più basso possibile, ad esempio operando sul sistema con cui vengono “rivalutati” i contributi dei lavoratori.
Attualmente tali contributi sono adeguati, secondo la previsione dell’art,1 comma 9 della Legge 335 del 1995, altrimenti nota come Legge TruffalDini, ad un tasso annuo di capitalizzazione che è dato dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare.
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