E’ opinione di
parecchie persone, e soprattutto di molte delle ‘guide del pensiero’ che
spiegano ai nostri concittadini cosa pensare, che gli stipendi della Camera
siano troppo alti.
Secondo queste
persone si potrebbe risparmiare tagliando gli stipendi e ‘facendo come si fa
nelle altre democrazie’.
Ma fare come
fanno gli altri quanto costerebbe al bilancio dello Stato e quindi ai
contribuenti? Facciamo qualche conticino e qualche confronto.
Il confronto tra
Camera dei deputati e House of Commons
Per effettuare
un confronto prendiamo due camere elettive con costi complessivi simili, la
Camera dei deputati italiana e la House of Commons inglese.
La Camera ha
oggi in servizio circa 1.200 persone, la HoC circa 1.550. Ma le due camere
hanno effettuato alcune scelte diametralmente opposte, una in particolare
riguarda la sicurezza delle sedi ed in particolare degli accessi alle sedi parlamentari.
Mentre la Camera
dei deputati ha infatti optato per la creazione di un corpo di polizia parlamentare
i cui agenti sono assunti direttamente dall’istituzione con la qualifica di Assistenti
parlamentari, e indossano la celebre divisa con farfallino al collo e coccarda
tricolore al braccio, la House of
Commons non ha proprio personale destinato a tale funzione che sono state assegnate
ad una divisione di Scotland Yard.
Questo comporta
uno spostamento massiccio di spese da un bilancio ad un altro, mentre in Italia
infatti le spese sostenute per la sicurezza degli accessi alle sedi
parlamentari restano a carico, secondo me giustamente, del bilancio della
Camera dei deputati, nel Regno Unito le stesse spese sono a carico di altri
bilanci pubblici, in particolare ricadono sul bilancio di Scotland Yard.
Polizia
parlamentare e Scotland Yard. Un confronto delle funzioni
Una parte degli
agenti di Polizia parlamentare effettua quindi servizio di sicurezza agli
accessi della Camera dei deputati. Le funzioni di questo gruppo sono
assolutamente identiche, sovrapponibili, alle funzioni della Palace of
Westminster Division (SO17), che è un ramo della Direzione Operazioni Speciali
del Metropolitan Police Service di Londra.
Vi riporto l’elenco
delle funzioni Westminster Division, come risultanti dal sito della Polizia
Metropolitana di Londra:
“SO17
works with the Parliamentary Authorities to provide a safe and accessible
environment for Peers, Members of Parliament, employees and the public by:
§
Patrolling the Palace of Westminster .
§
Monitoring and checking identity
passes.
§ Controlling access to the Estate
§
Conducting searches of visitors,
staff, personal property and vehicles.
§
Maintaining public order so the
business of the Houses is not disrupted.
§
Introducing security measures to
minimise opportunity for crime.
§
Providing crime prevention, security
and personal safety advice to members and staff.
§
Monitoring closed circuit
television, alarms and police communications.
Responding to incidents and alarms.”
Polizia
parlamentare e Scotland Yard. Un confronto tra le dotazioni
Le cose si fanno
scioccanti quando si incominciano a confrontare i numeri. Mentre gli agenti di
polizia parlamentare addetti agli accessi sono infatti circa 70, gli altri
Assistenti parlamentari hanno altre funzioni, gli agenti di Scotland Yard che
svolgono le medesime funzioni di questo gruppo di 70 persone a Westminster sono
oltre 500, un rapporto di oltre 7 a 1.
Polizia
parlamentare e Polizia di Stato. Una costosa alternativa
Ipotizziamo
adesso di seguire la medesima strada seguita a Londra e di trasferire le
competenze dei 70 Assistenti parlamentari che si occupano di sicurezza agli
ingressi ad agenti della Polizia di Stat. Quante unità sarebbero necessarie per
sostituire questi 70?
Tralasciando la
facile battuta di qualche collega buontempone che ipotizza ci vogliano almeno
due poliziotti italiani per ogni agente di Scotland Yard, ovvero sarebbero
necessarie mille persone, siamo arrivati ad una stima, ampia ma piuttosto
affidabile, di un numero compreso tra le 350 e le 700 unità, con un rapporto
compreso quindi tra 5 a 1 e 10 a 1.
Ad impattare
sulla stima sono state numerose valutazioni di cui riportiamo alcuni esempi.
Perché così
tanti poliziotti per ogni Assistente?
A titolo di
esempio riportiamo quattro cause:
La Polizia di
Stato ha un orario di servizio di 36 ore settimanali, la polizia parlamentare
di 40, per coprire le medesime ore di un presidio fisso con personale che ha il
10 per cento di lavoro settimanale in meno occorrerà quindi più personale;
I giorni di
ferie sono molti di più per i poliziotti di quanto non siano per gli Assistenti
parlamentari, col crescere dell’anzianità di servizio arrivano infatti fino a 43
per gli agenti della Polizia di Stato e fino a 35 per gli Assistenti
parlamentari, ma a pesare sulla stima più degli 8 giorni di ferie in più per i
poliziotti è la possibilità di negare le ferie agli Assistenti, spostandone
così il godimento ‘a fine carriera’. Se quindi è necessaria una presenza
maggiore in determinate fasi dell’attività parlamentare se hai in servizio
degli Assistenti parlamentari ti puoi limitare a revocare le ferie altrimenti
dovrai prevedere una dotazione leggermente eccedente di personale tale da avere
la possibilità di mandare comunque le unità in ferie. Il medesimo discorso è
valido per il giorno di riposo settimanale che è sopprimibile per gli
Assistenti parlamentari e non per gli Agenti della Polizia di Stato.
Il trattamento
relativo ai turni, mentre infatti la turnazione della Polizia di Stato per un
servizio fisso è generalmente basata su tre turni giornalieri quella degli
Assisetnti parlamentari è basata su due soli turni più un gruppo ristretto che effettua
la vigilanza notturna nel caso in cui la sera la Camera chiuda. Nel caso molto
frequente in cui l’Assemblea o, soprattutto, una o più Commissioni proseguano
la propria attività in notturna resta quindi in servizio il turno pomeridiano
degli Assistenti parlamentari fino alla chiusura delle attività e dei Palazzi.
E i costi? Un breve
confronto
Come noto la
maggior parte degli Assistenti parlamentari in servizio percepisce uno stipendio
pari a circa 35mila euro annui o poco più mentre non dispongo di numeri
altrettanto precisi al riguardo dello stipendio medio di un poliziotto,
grandezza che sono quindi costretto a stimare spannometricamente in circa
25mila euro annui.
Il costo netto dei
70 Assistenti parlamentari addetti agli ingressi ammonta quindi a circa 2,6
milioni di euro annui mentre il costo dei poliziotti che li sostituirebbero
andrebbe da un minimo di circa 8,75 milioni ad un massimo di circa 17,5 milioni
di euro annui.
Un incremento di
costi che si potrebbe spacciare per risparmio: Ecco come
Ma l’incremento
di costi si potrebbe però, con la dovuta dose di astuzia ed un pizzico di
malafede, comunque spacciare per risparmio. Basterebbe parlare di costo della
Camera a carico dei cittadini e tralasciare il ‘dettaglio’ che a fronte di un
risparmio sulla Camera si addosserebbe un costo pari fino a 7 volte il
risparmio perseguito sul bilancio dello Stato. Sollevando infatti da queste
funzioni gli Assistenti parlamentari si potrebbe ritardare di parecchio un
eventuale concorso per Assistenti parlamentari e lasciare quindi scendere
ancora il numero dei dipendenti dell’Amministrazione a fronte di un incremento
delle assunzioni degli agenti di Polizia.
Una follia
spacciata per risparmio, ma avrebbe un fondamento
La follia di
spendere di più per il medesimo servizio avrebbe però un alibi di ferro. Ad
oggi infatti i censori della spesa pubblica al momento di effettuare un
confronto tra le spese dei parlamenti in generale e di quello italiano ed
inglese in particolare hanno sempre ‘dimenticato’ di approfondire l’analisi ed
hanno quindi sempre lasciato fuori la Westminster Division dal confronto.
Ricordarsene solo dopo una manovra del genere sarebbe quindi oltremodo
imbarazzante.
Concludendo
Effettuare
operazioni di maquillage contabile al solo scopo di spostare costi al di fuori
di determinati perimetri è una operazione che mi trova assolutamente contrario,
personalmente ritengo che il cittadino medio debba essere messo in grado di
capire quanto si spende per cosa, e quindi ritengo che se c’è qualcosa che vada
cambiato è il bilancio della House of Commons che non include, come noto, né il
costo dei parlamentari in carica e cessati né il costo dei dipendenti in
servizio o in pensione e neanche altri costi come quello della vigilanza agli ingressi.
Una ultima precisazione
Vista la mia stima nei confronti dell’italiano
medio ritengo utile sottolineare infine come la sorveglianza armata nei pressi
delle sedi parlamentari inglesi sia devoluta ad una diversa divisione della
Metropolitan Police Service, il Diplomatic Protection Group, esattamente come
la sorveglianza armata nei pressi delle sedi parlamentari italiane non è di
competenza degli Assistenti parlamentari in forza alla Camera dei deputati ed
al Senato della Repubblica ma è assegnata a Polizia di Stato e Corpo dei
Carabinieri.
interessantissimo, crea disagio all'autore se lo pubblico su FB? grazie per la risposta, sia positiva che negativa. Loranna Buono
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