venerdì 15 gennaio 2016

Ma quanto si risparmia pagando un po’ in più i dipendenti della Camera?

E’ opinione di parecchie persone, e soprattutto di molte delle ‘guide del pensiero’ che spiegano ai nostri concittadini cosa pensare, che gli stipendi della Camera siano troppo alti.
Secondo queste persone si potrebbe risparmiare tagliando gli stipendi e ‘facendo come si fa nelle altre democrazie’.
Ma fare come fanno gli altri quanto costerebbe al bilancio dello Stato e quindi ai contribuenti? Facciamo qualche conticino e qualche confronto.

Il confronto tra Camera dei deputati e House of Commons
Per effettuare un confronto prendiamo due camere elettive con costi complessivi simili, la Camera dei deputati italiana e la House of Commons inglese.



La Camera ha oggi in servizio circa 1.200 persone, la HoC circa 1.550. Ma le due camere hanno effettuato alcune scelte diametralmente opposte, una in particolare riguarda la sicurezza delle sedi ed in particolare degli accessi alle sedi parlamentari.
Mentre la Camera dei deputati ha infatti optato per la creazione di un corpo di polizia parlamentare i cui agenti sono assunti direttamente dall’istituzione con la qualifica di Assistenti parlamentari, e indossano la celebre divisa con farfallino al collo e coccarda tricolore al braccio,  la House of Commons non ha proprio personale destinato a tale funzione che sono state assegnate ad una divisione di Scotland Yard.
Questo comporta uno spostamento massiccio di spese da un bilancio ad un altro, mentre in Italia infatti le spese sostenute per la sicurezza degli accessi alle sedi parlamentari restano a carico, secondo me giustamente, del bilancio della Camera dei deputati, nel Regno Unito le stesse spese sono a carico di altri bilanci pubblici, in particolare ricadono sul bilancio di Scotland Yard.

Polizia parlamentare e Scotland Yard. Un confronto delle funzioni
Una parte degli agenti di Polizia parlamentare effettua quindi servizio di sicurezza agli accessi della Camera dei deputati. Le funzioni di questo gruppo sono assolutamente identiche, sovrapponibili, alle funzioni della Palace of Westminster Division (SO17), che è un ramo della Direzione Operazioni Speciali del Metropolitan Police Service di Londra.
Vi riporto l’elenco delle funzioni Westminster Division, come risultanti dal sito della Polizia Metropolitana di Londra:
SO17 works with the Parliamentary Authorities to provide a safe and accessible environment for Peers, Members of Parliament, employees and the public by:
§  Patrolling the Palace of Westminster.
§  Monitoring and checking identity passes.
§  Controlling access to the Estate
§  Conducting searches of visitors, staff, personal property and vehicles.
§  Maintaining public order so the business of the Houses is not disrupted.
§  Introducing security measures to minimise opportunity for crime.
§  Providing crime prevention, security and personal safety advice to members and staff.
§  Monitoring closed circuit television, alarms and police communications.
Responding to incidents and alarms.”

Polizia parlamentare e Scotland Yard. Un confronto tra le dotazioni
Le cose si fanno scioccanti quando si incominciano a confrontare i numeri. Mentre gli agenti di polizia parlamentare addetti agli accessi sono infatti circa 70, gli altri Assistenti parlamentari hanno altre funzioni, gli agenti di Scotland Yard che svolgono le medesime funzioni di questo gruppo di 70 persone a Westminster sono oltre 500, un rapporto di oltre 7 a 1.

Polizia parlamentare e Polizia di Stato. Una costosa alternativa
Ipotizziamo adesso di seguire la medesima strada seguita a Londra e di trasferire le competenze dei 70 Assistenti parlamentari che si occupano di sicurezza agli ingressi ad agenti della Polizia di Stat. Quante unità sarebbero necessarie per sostituire questi 70?
Tralasciando la facile battuta di qualche collega buontempone che ipotizza ci vogliano almeno due poliziotti italiani per ogni agente di Scotland Yard, ovvero sarebbero necessarie mille persone, siamo arrivati ad una stima, ampia ma piuttosto affidabile, di un numero compreso tra le 350 e le 700 unità, con un rapporto compreso quindi tra 5 a 1 e 10 a 1.
Ad impattare sulla stima sono state numerose valutazioni di cui riportiamo alcuni esempi.

Perché così tanti poliziotti per ogni Assistente?
A titolo di esempio riportiamo quattro cause:
La Polizia di Stato ha un orario di servizio di 36 ore settimanali, la polizia parlamentare di 40, per coprire le medesime ore di un presidio fisso con personale che ha il 10 per cento di lavoro settimanale in meno occorrerà quindi più personale;
I giorni di ferie sono molti di più per i poliziotti di quanto non siano per gli Assistenti parlamentari, col crescere dell’anzianità di servizio arrivano infatti fino a 43 per gli agenti della Polizia di Stato e fino a 35 per gli Assistenti parlamentari, ma a pesare sulla stima più degli 8 giorni di ferie in più per i poliziotti è la possibilità di negare le ferie agli Assistenti, spostandone così il godimento ‘a fine carriera’. Se quindi è necessaria una presenza maggiore in determinate fasi dell’attività parlamentare se hai in servizio degli Assistenti parlamentari ti puoi limitare a revocare le ferie altrimenti dovrai prevedere una dotazione leggermente eccedente di personale tale da avere la possibilità di mandare comunque le unità in ferie. Il medesimo discorso è valido per il giorno di riposo settimanale che è sopprimibile per gli Assistenti parlamentari e non per gli Agenti della Polizia di Stato.
Il trattamento relativo ai turni, mentre infatti la turnazione della Polizia di Stato per un servizio fisso è generalmente basata su tre turni giornalieri quella degli Assisetnti parlamentari è basata su due soli turni più un gruppo ristretto che effettua la vigilanza notturna nel caso in cui la sera la Camera chiuda. Nel caso molto frequente in cui l’Assemblea o, soprattutto, una o più Commissioni proseguano la propria attività in notturna resta quindi in servizio il turno pomeridiano degli Assistenti parlamentari fino alla chiusura delle attività e dei Palazzi.

E i costi? Un breve confronto
Come noto la maggior parte degli Assistenti parlamentari in servizio percepisce uno stipendio pari a circa 35mila euro annui o poco più mentre non dispongo di numeri altrettanto precisi al riguardo dello stipendio medio di un poliziotto, grandezza che sono quindi costretto a stimare spannometricamente in circa 25mila euro annui.
Il costo netto dei 70 Assistenti parlamentari addetti agli ingressi ammonta quindi a circa 2,6 milioni di euro annui mentre il costo dei poliziotti che li sostituirebbero andrebbe da un minimo di circa 8,75 milioni ad un massimo di circa 17,5 milioni di euro annui.

Un incremento di costi che si potrebbe spacciare per risparmio: Ecco come
Ma l’incremento di costi si potrebbe però, con la dovuta dose di astuzia ed un pizzico di malafede, comunque spacciare per risparmio. Basterebbe parlare di costo della Camera a carico dei cittadini e tralasciare il ‘dettaglio’ che a fronte di un risparmio sulla Camera si addosserebbe un costo pari fino a 7 volte il risparmio perseguito sul bilancio dello Stato. Sollevando infatti da queste funzioni gli Assistenti parlamentari si potrebbe ritardare di parecchio un eventuale concorso per Assistenti parlamentari e lasciare quindi scendere ancora il numero dei dipendenti dell’Amministrazione a fronte di un incremento delle assunzioni degli agenti di Polizia.

Una follia spacciata per risparmio, ma avrebbe un fondamento
La follia di spendere di più per il medesimo servizio avrebbe però un alibi di ferro. Ad oggi infatti i censori della spesa pubblica al momento di effettuare un confronto tra le spese dei parlamenti in generale e di quello italiano ed inglese in particolare hanno sempre ‘dimenticato’ di approfondire l’analisi ed hanno quindi sempre lasciato fuori la Westminster Division dal confronto. Ricordarsene solo dopo una manovra del genere sarebbe quindi oltremodo imbarazzante.

Concludendo
Effettuare operazioni di maquillage contabile al solo scopo di spostare costi al di fuori di determinati perimetri è una operazione che mi trova assolutamente contrario, personalmente ritengo che il cittadino medio debba essere messo in grado di capire quanto si spende per cosa, e quindi ritengo che se c’è qualcosa che vada cambiato è il bilancio della House of Commons che non include, come noto, né il costo dei parlamentari in carica e cessati né il costo dei dipendenti in servizio o in pensione e neanche altri costi come quello della vigilanza agli ingressi.

Una ultima precisazione
Vista la mia stima nei confronti dell’italiano medio ritengo utile sottolineare infine come la sorveglianza armata nei pressi delle sedi parlamentari inglesi sia devoluta ad una diversa divisione della Metropolitan Police Service, il Diplomatic Protection Group, esattamente come la sorveglianza armata nei pressi delle sedi parlamentari italiane non è di competenza degli Assistenti parlamentari in forza alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica ma è assegnata a Polizia di Stato e Corpo dei Carabinieri.


2 commenti:

  1. interessantissimo, crea disagio all'autore se lo pubblico su FB? grazie per la risposta, sia positiva che negativa. Loranna Buono

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