mercoledì 20 giugno 2018

La Grecia e la sua ammissione tardiva al QE. Due soluzioni possibili


Cominciamo con una precisazione estremamente importante. Il recente annuncio di Mario Draghi riguarda la fine del Quantitative easing da parte della BCE entro la fine di quest’anno. La BCE quindi completerà i suoi acquisti netti a dicembre. Ma va sottolineato come ciò non significhi affatto la fine degli acquisti, questi continueranno ancora per anni ma saranno pari all’entità dei titoli che man mano andranno a scadenza e saranno quindi rimborsati, ad esempio se scadono 30 miliardi di euro di titoli la BCE ne ricomprerà 30 miliardi di nuovi, lo stock dei titoli in mano agli uomini di Draghi resta uguale, l’acquisto netto è pari a zero ma ci saranno comunque 30 miliardi di acquisti da parte della BCE. Sarà solo tra qualche anno che la BCE comincerà ad acquistare un po’ meno titoli di quelli che ha in mano e arrivano a scadenza.

Una precisazione superflua? Forse no
 E’ estremamente importante tenere bene a mente questa differenza tra acquisti netti e acquisti, in particolare per un Paese come la Grecia che è restato finora fuori del QE. Poiché se da un lato si è chiusa la porta principale d’ingresso al programma di aiuti potrebbe aprirsi un’altra porta che consentirebbe alla Repubblica ellenica di godere di benefici simili a quelli goduti dai Paesi già inclusi negli acquisti.

martedì 5 giugno 2018

Pil 1° Trimestre 2018. Italia nella polvere, Grecia sugli scudi e la Germania solleva dubbi



Interessanti i dati relativi alla crescita dei Pil nei Paesi europei nel primo trimestre del 2018. Si conferma una buona crescita per l’area Euro, una crescita in accelerazione per la Grecia ed asfittica per l’Italia.