venerdì 16 novembre 2012

Capitolo 6 - Investire da se o pagare qualcuno? E pagare chi? La costanza paga?


Investire per la vecchiaia è un processo lungo, talmente lungo che ci si invecchia a farlo, e bisogna ragionare di conseguenza.

Chiedersi quindi se è il caso di destinare qualche soldo all’acquisto di un consiglio è una domanda cruciale quando si parla di investimenti con orizzonti temporali che possono superare i 40 anni. Ma la domanda in realtà va posta solo alla fine di un percorso quasi di autoanalisi.
Il punto da cui si dovrebbe infatti partire è che un investimento di lunga durata non può seguire gli istinti momentanei e le novità dell’ultima ora ma deve essere costruito lungo un percorso di dedizione e di affidamento perché è questa l’unica strada premiante.

giovedì 12 luglio 2012

Sul buco Inps Inpdap la Fornero crea ancora scompiglio. E se fosse un genio?

Devo ammettere che il Ministro Fornero stavolta ha giocato al meglio le sue carte.
Dopo la notizia lanciata dal Comitato di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps in merito al super buco dell’Inpdap, circa 6 miliardi quest’anno e 7 per ciascuno dei prossimi due anni, il Ministro con la lacrima ha visto realizzarsi un sogno.
I lavoratori privati se la prendono con i pubblici, i neo pensionati da 1.000 euro al mese danno addosso a quelli da 1.400 e nessuno si prende più la briga di comprendere quali sono le ragioni del buco, le radici fertili in cui affonda il disequilibrio.

martedì 17 aprile 2012

Fallimento Grecia. I risparmiatori traditi non gettano la spugna

Un gruppo di quei risparmiatori italiani che hanno subito nelle loro tasche, ed in qualche caso nella loro vita, la durissima ristrutturazione del debito che ha fatto seguito al fallimento greco ha deciso di non gettare la spugna e, dopo essersi costituiti in comitato, ha deciso quindi di adire le vie legale per cercare di difendersi dagli effetti dello strambo fallimento ‘a geometria variabile’ della Repubblica ellenica.

giovedì 12 aprile 2012

La BCE lancia ancora l’allarme crescita, rigore ed occupazione. Ma intanto finanzia l’acquisto di Bugatti e Lamborghini

Nel suo bollettino mensile la Banca Centrale Europea ha evidenziato come nell'area euro "le condizioni nel mercato del lavoro continuano a deteriorarsi". A preoccupare gli uomini di Francoforte è il dato relativo al  IV trimestre 2011, periodo in cui la quota occupata della popolazione di eurolandia è  diminuita di un ulteriore 0,2% sul periodo precedente, dopo un calo di pari misura registrato nel terzo trimestre (che e' stato a sua volta rivisto al ribasso di 0,1 punti percentuali).

Asta BTP. Pochi e cari, come si fa a dire che va tutto bene?

Oggi i mercati attendevano con una certa ansia lo svolgersi dell’asta dei BTP a scadenza triennale dopo le difficoltà che aveva sperimentato Madrid nei giorni scorsi.
A fronte di un ammontare massimo previsto pari a 3 miliardi di euro il ministero dell'Economia ha collocato titoli triennali (con scadenza marzo 2015) per un importo di 2,884 miliardi,  il viceministro dell'Economia Vittorio Grill  ha commentato così l’esito dell’asta: "Abbiamo fatto la scelta di non prendere tutta la domanda che c'era, perche' non abbiamo questa urgenza di fare funding a tassi che, secondo noi, non sono quelli giusti".

mercoledì 11 aprile 2012

Lo spread in discesa dopo l’asta dei Bot

Si è conclusa in maniera non pienamente soddisfacente l’asta odierna dei Bot.
11 miliardi di euro con scadenze ad un anno ed a tre mesi sono stati assegnati con rendimenti in vistoso rialzo, rendimenti che, è sempre opportuno ricordarlo, costituiscono il costo che devono sostenere le casse dello Stato per prendere soldi in prestito.
In particolare il rendimento lordo del BoT con scadenza annuale, che è stato offerto per un importo pari ad 8 miliardi di euro e ha avuto richieste per poco più di  12 miliardi, e' balzato al 2,84% è cioè più che  raddoppiato rispetto all’esito dell’asta del mese scorso in cui aveva fatto segnare un rendimento del 1,405%.
Ancora piu' accentuato il rialzo del BoT trimestrale che è stato collocato per 3 miliardi di euro a fronte di una domanda pari a circa 5,4 miliardi; per la scadenza breve  il tasso lordo del titolo si è poco meno che triplicato, facendo segnare l'1,249% dallo 0,492% dell'asta di marzo (+0,757 punti).
Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e titoli tedeschi con pari scadenza, i  Bund, è in discesa ed al momento fa segnare circa 370 punti base. Il medesimo spread tra titoli decennali spagnoli, i Bonos, e omologhi tedeschi segna circa 405 punti base.

martedì 10 aprile 2012

Spagna e Grecia. Stesso male, stessa cura, stessa fine?

Non ha tirato il fiato un attimo lo spread, arrivando a far segnare nuovi livelli d’allarme.
A far preoccupare oggi è soprattutto la Spagna che ha rivisto il differenziale di rendimento tra i propri titoli e quelli di nazionalità tedesca arrivare a far segnare livelli prossimi ai 430 punti con rendimenti annui che sfiorano il 6 per cento. Il titolo italiano a pari scadenza mostra uno spread che sfiora i 400 punti base con rendimenti intorno al 5,60 per cento.
Ma la ragione principale della preoccupazione risiede nella tendenza spagnola ad accettare la teoria della Commissione europea del rigore ad ogni costo.

giovedì 5 aprile 2012

Lo spread risale. Effetto della truffa del fallimento greco?

Che la allegra gestione della questione greca e la decisione di non procedere ad un taglio ridotto da applicare a tutti ma di procedere invece alla selezione di un gruppo di investitori, solo quelli piccoli, da sacrificare fortemente per tutelare investitori più forti avrebbe potuto comportare rischi gravi per gli equilibri finanziari del vecchio continente lo hanno segnalato in tanti
Infatti dopo la folle decisione di tenere esenti direttamente, tramite uno scambio di titoli, o indirettamente, tramite finanziamenti multi miliardari, banche ed istituzioni dal fallimento greco ed il conseguente appesantirsi del fardello sulle spalle dei soli piccoli investitori, si sta assistendo ad un ovvio ed ampiamente prevedibile movimento rialzista degli spread.

Ancora in calo redditi e risparmio delle famiglie, ma è solo l’inizio

L’Istat ha diffuso oggi dati che continuano a confermare quanto si possa nuocere ad un Paese con la scusa del rigore. Nel 2011, dice infatti l’Istituto nazionale di statistica,  la propensione al risparmio delle famiglie è ancora calata, attestandosi al 12% con una diminuzione di 0,7 punti percentuali rispetto al medesimo periodo del 2010.
La propensione al risparmio è un dato estremamente significativo dello stato di salute finanziaria delle famiglie, in quanto è costituita dalla quota del risparmio lordo sul reddito disponibile lordo delle famiglie.

lunedì 2 aprile 2012

Grecia. Un fallimento chiamato salvataggio. 20 piani di fregatura

Certo pensare che possa esistere qualcuno che definisca salvataggio la decisione unilaterale assunta da parte di un debitore di pagare solo una minima parte del proprio debito e solo se e quando farà comodo al debitore stesso fa sudare freddo.

mercoledì 28 marzo 2012

Buste paga alleggerite da tasse e rigore. Non si ammazzano così anche i cavalli?

E’ arrivata in punta di piedi, senza il solito battage pubblicitario che solo una forte opposizione in Parlamento può garantire.

Negli ultimi giorni solo con una certa attenzione siamo riusciti a percepire i consueti slogan aggressivi contro chi mette le mani nelle tasche degli italiani o che accusano il governo di ridurre sul lastrico la classe media.

giovedì 22 marzo 2012

Per me che dell'articolo 18 sono figlio.....

Se vi state chiedendo a cosa serva, in fondo, questo celebre Articolo 18 allora vi racconto una storia.
Fino alla seconda metà degli anni 90 del secolo scorso in provincia di Caserta c’era una grande azienda, i suoi molteplici campi di attività l’avevano resa piuttosto famosa in tutta la penisola e il fatturato contato in decine di miliardi l’avevano trasformata nel principale motore economico della provincia.
Un giorno, era di gennaio, l’azienda smise di pagare gli stipendi ai propri dipendenti, la crisi mordeva ed i dipendenti avrebbero dovuto pazientare.

mercoledì 7 marzo 2012

La riforma pensionistica dei miei sogni. Chiudere l’INPS

Forse è rimasta l’unica soluzione per impedire ad una generazione di perpetrare ai danni delle generazioni che seguiranno ciò che è stato fatto ai danni della nostra ed ancor più della generazione che subito segue la nostra in campo previdenziale. L’unico sistema per garantire equità e giustizia.


Superare la funzione previdenziale dell’Inps con la sua riduzione a struttura meramente assistenziale.

martedì 6 marzo 2012

Dalla Grecia si sente tic tac. Una sveglia o una bomba??

Scade domani il termine per comunicare alla propria banca quanto si è deciso in merito all'offerta da parte del Governo di Atene per lo swap sulle vecchie obbligazioni greche.
Chi ha nel proprio portafoglio titoli obbligazioni emesse dalla Grecia deve quindi, entro poche ore, decidere in merito all'offerta di scambio con i titoli di nuova emissione. La proposta prevede lo scambio di obbligazioni e modifiche dei regolamenti dei titoli.

mercoledì 29 febbraio 2012

Capitolo 5 – Domani in pensione, ma oggi c’è da vivere. La generazione ad “Aspettativa Zero” di pensione

E’ una trappola classica e tra l’altro è basata su concetti non privi di fondamento quella in cui spesso cadono gli investitori. Il mantra per cui prima si investe per la pensione e meglio è non può però non tenere conto di ciò che ciascun individuo ha oggi e di ciò che ciascun individuo è oggi.

La BCE ‘regala’ 530 miliardi alle banche. Gli altri possono schiattare

Un regalo di quelli grossi. Un regalo, soprattutto, che comincia ad essere inspiegabile.

Oggi la BCE ha finanziato a tassi agevolatissimi le banche di Eurolandia. Una pattuglia affollatissima di oltre 800 istituti bancari si sono messi in fila per ottenere questi prestiti, a fronte delle ‘appena’ 523 banche che avevano approfittato della prima asta effettuata a metà dicembre.
E valeva davvero la pena di fare la fila al freddo e al gelo, ma tranquilli nessuno ha chiesto alle banche un tale sacrificio, per accaparrarsi la astronomica cifra di 529,53 miliardi di euro al tasso di interesse annuale (vi prego di sedervi e rilassarvi) dell’uno per cento.

venerdì 24 febbraio 2012

Breve intervista a un ex deputato che si ribella alla riforma del vitalizio

Il tema è certamente d’attualità, la lotta alle varie caste è diventato un mantra che negli ultimi anni accompagna ogni passo ed ogni idea che sia stata lanciata nel nostro Paese, e a sentire i più maliziosi più che accompagnarle quelle idee le sostituisce; la lotta alla casta supplisce in qualche modo alla totale mancanza di proposte vere fungendo da diversivo. Ci si rimpalla grandi proclami ben memorizzabili e racchiudibili in brevi slogan pressoché privi di senso.

venerdì 17 febbraio 2012

Ma quanto pesa un punto di Pil sulle pensioni?

In tema di pensione con il sistema contributivo viene spesso trascurato l’entità del pedaggio che le giovani generazioni pagheranno domani, tra dieci o tra quaranta anni, in termini di riduzione dell’assegno pensionistico causato da anni di ridotta crescita del Pil reale.

mercoledì 8 febbraio 2012

Ma che fine ha fatto la rivalutazione dei montanti contributivi?

Si è parlato così tanto della riforma pensionistica che sembra essere stata rimossa dalla memoria collettiva la questione della rivalutazione dei montanti contributivi.
Uno dei colpi di genio per ridurre in maniera del tutto arbitraria l’assegno di pensione dei lavoratori fu infatti il meccanismo di rivalutazione dei contributi inventato dalla Riforma Dini.

venerdì 3 febbraio 2012

A metà tra lotta ai privilegi e lotta all’intelligenza

Mi chiedo spesso quanto sia stata voluta e fortissimamente imposta la moda antiprivilegi che sta percorrendo il nostro paese e quanta parte di cervello il cittadino medio impegna quando incassa informazioni strampalate e le utilizza nelle discussioni.
Qualche anno fa mi trovavo a tavola con il marito di una mia conoscente, dipendente ministeriale lui e ragioniere della Camera dei deputati io, e mi dovetti sorbire un assolo d’idiozia come me ne sono capitati di sentire pochi nella mia vita.

mercoledì 4 gennaio 2012

Capitolo 4 – Accontentarsi e lavorare per migliorare

Una volta che si è presa piena coscienza di quale sia la propria capacità di risparmio si è già fatto un grosso passo avanti, adesso però bisogna farne un altro, forse più piccolo ma certamente più difficile sotto il profilo psicologico.