Domani comincia la tre giorni dedicata al concorso per l'assunzione di Consiglieri parlamentari alla Camera dei deputati.
E comincia, quindi, il secondo giro generale di concorsi dopo il pluriennale blocco delle assunzioni.
Naturalmente i nuovi assunti saranno retribuiti con le celebri "nuove curve" retributive e quindi con uno stipendio un pizzichino più elevato all'ingresso e più basso alla fine della carriera con un taglio complessivo della retribuzione pari a circa il 20 per cento nel corso della carriera stessa.
Questo secondo giro di concorsi è dovuto, in gran parte, al numero elevato di dimissioni e di rifiuti all'assunzione a fronte di prospettive di guadagno ridimensionate e comporta un notevole esborso per l'Amministrazione.
Riepilogando.
Per anni taluni professionisti della penna si sono arricchiti accusando i dipendenti della Camera di guadagnare troppo.
Sull'onda di questa macchina del fango la Camera ha ridotto gli stipendi degli anni finali della carriera.
A causa di questi tagli tanti validi giovani decidono che il lavoro a Montecitorio non fa per loro.
La Camera è costretta a spendere un bel po' di soldi per ripetere concorsi appena svolti a fronte di un risparmio, al momento, pari a zero.
Si è passati dai costi, presunti, della casta ai costi, reali, de La Casta.
Complimentoni vivissimi
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