Ai dipendenti della Camera dei deputati la busta arancione è
stata consegnata a dicembre 2007. In realtà non era arancione e nella busta c’era
una lettera indirizzata all’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati. A
consegnarla però non è stato l’ente di previdenza ma il sindacato OSA che
durante una delle numerose riforme previdenziali che si sono succedute nel
Paese si prese la briga di mettersi a far di conto e stimò il rapporto di
copertura, ovvero il rapporto tra la prima pensione e l’ultimo stipendio, dei
dipendenti della Camera dei deputati.
Quei dati ora sono superati, al ribasso, dal fatto che l’attuale
sistema previdenziale, basato sulla Riforma Fornero che come noto è applicata
anche ai dipendenti del Parlamento, ha previsto ulteriori tagli derivanti soprattutto
dalle modifiche alle tabelle di conversione, quelle tabelle che prevedono la conversione
del montante contributivo individuale in pensione.
Ma già all’epoca la ‘busta arancione’ dei dipendenti della
Camera fece un certo scalpore.
Il rapporto di copertura andava infatti dal 49% al 71% dell’ultima
retribuzione con i due casi estremi piuttosto rari ed una alta incidenza di
rapporti di copertura compresi tra il 50 ed il 60 per cento dell’ultima
retribuzione.
I dati stimati dal sindacato non vennero mai smentiti.
Dopo il recepimento della Riforma Fornero stimammo che la
situazione fosse peggiorata di 10-15 punti di copertura, con rapporti di
copertura variabili quindi tra il 37-38 per cento dell’ultima retribuzione ed
il 55-56 per cento.
Vi confesso che all’epoca fummo davvero sorpresi dal
silenzio tombale in cui caddero questi dati, continuavamo a chiederci come facesse
il contribuente Inps, o all’epoca Inpdap, a non rendersi conto che quelle
simulazioni sarebbero state le medesime che avrebbe ricevuto in una ipotetica ‘busta
arancione’ che gli fosse pervenuta.
Ci sembrava quasi come se la cosa non interessasse, come se
fosse poco appassionante, in particolare i giornalisti ci sembrarono molto
freddi su questo punto. Non veniva considerato, a differenza di ora, un
argomento che potesse interessare i lavoratori.
Peccato che i lavoratori italiani abbiano perso questi quasi
dieci anni, distratti dai giornalisti.
A proposito di giornalisti
Come pochissimi sanno la pensione dei giornalisti è tutt’ora
calcolata con il ben più vantaggioso sistema retributivo, ormai morto e sepolto
da lustri per tutti gli altri cittadini. Per un approfondimento storico, per vedere
com’era bella la vita 40 anni fa qui il link per vedere come si calcola la pensione dei giornalisti OGGI.
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