martedì 27 dicembre 2011
Inps. Le nuove pensioni crollano ed il Presidente straparla
Crollano le nuove pensioni nei primi 11 mesi del 2011, facendo registrare addirittura un meno 29,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A far registrare il calo maggiore sono state le pensioni di vecchiaia, che prevedevano una eta' anagrafica di 65 anni per gli uomini e di 60 le donne secondo le norme vigenti fino al 2011, età però che diveniva 66 e 61 con la finestra mobile.
venerdì 2 dicembre 2011
L’ossessione tutta italiana dei tagli alle pensioni e gli strani silenzi sul Metodo Contributivo
Potrebbe essere una nuova patologia, una forma di rifiuto e di non accettazione del passare del tempo e dell’invecchiare, fatto sta che l’ossessione monotematica che da quasi vent’anni coglie chiunque occupi una qualsiasi poltrona in Italia solleva qualche interrogativo.
Il taglio delle pensioni, seppur sempre travestito da riforma e motivato dalla difficile sostenibilità del sistema preesistente, è divenuto ormai un mantra, un ritornello ossessivo che si ripete senza più attivare alcuna capacità critica sull’argomento.
venerdì 11 novembre 2011
Capitolo 3 – Semplificare e ridurre
Per cominciare a pensare al vostro futuro dovete cominciare ad analizzare il vostro attuale tenore di vita, il tipo di vita cui aspirate, la fase in cui vi trovate. Se siete giovanissimi ai primi lavori e condividete un appartamento i vostri progetti saranno differenti dal capofamiglia di mezza età; e come saranno differenti i progetti saranno differenti anche gli obiettivi cui mirare, potreste cominciare a pensare a mettere da parte qualche soldo per un appartamentino nel primo caso o per una università più prestigiosa per i figli nel secondo. Ma qualunque sia il vostro obiettivo cominciate, se non da subito dal prima possibile, a semplificare la gestione dei vostri soldi.
lunedì 7 novembre 2011
Lo Spread un telegramma dai mercati. Berlusconi vattene
Poche volte si può riuscire a legare così strettamente la vita politica di un paese e le voci sul destino di un premier a quanto accade nei mercati.
Perché le gabbie previdenziali sono una totale idiozia?
Non è un caso che la Lega certe fesserie le annunci in manifestazioni di alto profilo scientifico come la Sagra della Zucca di Pecorara, in provincia di Piacenza.
Il Ministro Bossi ha infatti lanciato, anzi rilanciato, al grido - "Milioni di persone vivono alle spalle del nord: ditemi se questo è un paese che può durare” -, la stramba idea di istituire le cosiddette “gabbie previdenziali”.
Pur nella vaghezza del suo enunciato l’istituzione di tali “gabbie” riuscirebbe ad essere comunque una totale idiozia e potrebbe addirittura essere controproducente proprio per le regioni del Nord, nonostante che il Ministro Bossi annunciava tronfio: "Bisogna fare le gabbie previdenziali, è una bella idea, al Nord danno più di quello che ottengono, mentre al Sud danno poco e ricevono di più". E la questione è si tecnica ma di comprensione piuttosto agevole, vediamola.
Il Ministro Bossi ha infatti lanciato, anzi rilanciato, al grido - "Milioni di persone vivono alle spalle del nord: ditemi se questo è un paese che può durare” -, la stramba idea di istituire le cosiddette “gabbie previdenziali”.
Pur nella vaghezza del suo enunciato l’istituzione di tali “gabbie” riuscirebbe ad essere comunque una totale idiozia e potrebbe addirittura essere controproducente proprio per le regioni del Nord, nonostante che il Ministro Bossi annunciava tronfio: "Bisogna fare le gabbie previdenziali, è una bella idea, al Nord danno più di quello che ottengono, mentre al Sud danno poco e ricevono di più". E la questione è si tecnica ma di comprensione piuttosto agevole, vediamola.
mercoledì 2 novembre 2011
2011, l’anno della beffa previdenziale
Per la prima volta i contributi dei lavoratori verranno rivalutati ad un tasso inferiore a quello dell’inflazione
Pochi ricordano che una delle geniali astuzie per defraudare i lavoratori di ampie parti della propria pensione è nascosta nel singolarissimo sistema con cui vengono rivalutati i contributi versati anno dopo anno dai lavoratori.
Con il meccanismo inventato dalla Riforma Dini i contributi di ogni lavoratore vengono versati all’ente previdenziale di appartenenza e ogni anno si sommano progressivamente. Il totale dei contributi versati vengono annualmente “rivalutati” e costituiranno, alla fine della carriera di ogni lavoratore, il cosiddetto Montante Contributivo Individuale, sulla base del quale verrà poi liquidata la pensione.
Ovviamente più alto sarà il Montante Contributivo Individuale e più alta sarà la pensione che verrà assegnata al lavoratore. Un ottimo sistema per ridurre le pensioni è quindi fare in modo che questo Montante resti il più basso possibile, ad esempio operando sul sistema con cui vengono “rivalutati” i contributi dei lavoratori.
Attualmente tali contributi sono adeguati, secondo la previsione dell’art,1 comma 9 della Legge 335 del 1995, altrimenti nota come Legge TruffalDini, ad un tasso annuo di capitalizzazione che è dato dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare.
Pochi ricordano che una delle geniali astuzie per defraudare i lavoratori di ampie parti della propria pensione è nascosta nel singolarissimo sistema con cui vengono rivalutati i contributi versati anno dopo anno dai lavoratori.
Con il meccanismo inventato dalla Riforma Dini i contributi di ogni lavoratore vengono versati all’ente previdenziale di appartenenza e ogni anno si sommano progressivamente. Il totale dei contributi versati vengono annualmente “rivalutati” e costituiranno, alla fine della carriera di ogni lavoratore, il cosiddetto Montante Contributivo Individuale, sulla base del quale verrà poi liquidata la pensione.
Ovviamente più alto sarà il Montante Contributivo Individuale e più alta sarà la pensione che verrà assegnata al lavoratore. Un ottimo sistema per ridurre le pensioni è quindi fare in modo che questo Montante resti il più basso possibile, ad esempio operando sul sistema con cui vengono “rivalutati” i contributi dei lavoratori.
Attualmente tali contributi sono adeguati, secondo la previsione dell’art,1 comma 9 della Legge 335 del 1995, altrimenti nota come Legge TruffalDini, ad un tasso annuo di capitalizzazione che è dato dalla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare.
venerdì 28 ottobre 2011
Pensioni di anzianita. Il finto allarme di governo e Confindustria
Così si va in pensione in molti paesi europei con 480 mesi o 160 trimestri di anzianità. Che sempre 40 anni sono
La pensione di anzianità esiste in mezza Europa. Smettiamola di farci prendere in giro. C’è qualcosa che non quadra in questo accanimento chirurgico contro le pensioni italiane.
La pensione di anzianità esiste in mezza Europa. Smettiamola di farci prendere in giro. C’è qualcosa che non quadra in questo accanimento chirurgico contro le pensioni italiane.
giovedì 20 ottobre 2011
Tarda l’accordo franco-tedesco. Eurozona ancora in difficoltà
In un momento dominato dall’incertezza ed il futuro della Grecia appeso ad un filo si chiude con un nulla di fatto un altro giorno di trattativa tra Parigi e Berlino.
mercoledì 19 ottobre 2011
L’Europa ancora sotto il fuoco delle agenzie di rating
E ad andare sotto la scure del taglio del rating del proprio debito sovrano stavolta è la Spagna , mentre ad impugnarla quella scure ci si è messa l’agenzia Moody’s che ha declassato il giudizio sulla solvibilità di Madrid di due tacche, passandolo da "Aa2" a "A1", e con out look negativo ovvero con l'indicazione di un possibile ulteriore ribasso a medio termine.
martedì 18 ottobre 2011
Crisi. Moody’a mette nel mirino la Francia
Il problema in Europa era e resta il contagio, ovvero la possibilità che la caduta di un paese trascini all’inferno tutti i suoi partner, forti e meno forti. A cominciare dall’Italia e via via fino alla Francia, seconda maggiore economia dell'unione valutaria.
Questa la riflessione che spinge Moody’s ad annunciare, nella tarda serata di ieri, che nei mesi a venire terrà sotto esame le prospettive stabili che continua ad assegnare al rating del paese.
Il rating dei cugini d’oltralpe non è, al momento, in discussione e resta fermo sul gradino più alto, la prestigiosa tripla A, ma al termine di questa fase di osservazione si potrebbe arrivare anche ad un declassamento del rating. Ipotesi che da settimane ha giustamente creato apprensione tra le autorità transalpine soprattutto per i risvolti in termini di maggior costo del debito derivante da un peggioramento del rating.
E’ bastato infatti questo annuncio per innescare reazioni immediate sui mercati dei titoli di Stato, facendo allargare il differenziale (spread) di rendimento tra quelli della Francia e quelli della Germania. Lo spread tra i titoli decennali francesi e tedeschi ha infatti sfondato i 100 punti base, o 1 punto percentuale per la prima volta. L’incremento dello spread è dovuto principalmente ad una nuova ondata di acquisti sui bond della Germania, che ne ha schiacciato i rendimenti portandoli, per la scadenza decennale a poco più del 2 per cento, mentre i titoli con pari scadenza francese rendono circa il 3,10 per cento.
Suona di nuovo l’allarme sui titoli italiani con uno spread che arriva di nuovo oltre i 380 punti base ed un rendimento che sfiora il 6 per cento.
Per un confronto lo spread del Belgio viaggia a 245 punti e quello della Spagna del dimissionario Zapatero, a 332 punti base
Amerigo Rivieccio
lunedì 17 ottobre 2011
Costruirsi una pensione integrativa - Capitolo 2 – Se ne hai, di chi sono i tuoi soldi?
Prestatemi la vostra macchina. Per 20 anni. Io farò il pieno e il cambio dell’olio e per tutto questo servizio mi accontento di un piccolo pagamento di pochi euro. Diciamo che mi pagherete 10 euro al mese per 20 anni per potermi prestare la vostra macchina, più 500 di penale se per caso l’auto vi serve e ve la volete riprendere.
Se vi sembra così assurda questa proposta avete mai pensato al fatto che con i vostri soldi vi comportate esattamente in questo modo?
venerdì 14 ottobre 2011
E’ tempo di eretici
Dopo la stentata fiducia che il Governo ha raccolto in aula oggi si comincerà, con ogni probabilità, a ragionare della manovra prossima ventura.
Pensioni dei parlamentari. Si sta risparmiando sulla democrazia?
Che sui risparmi si debba ragionare, che non si possa procedere a tagli indiscriminati operati con il falcetto dovrebbe essere norma di buon senso. Anche perché a volte capita che per risparmiare qualche soldo si distruggano dei pilastri della democrazia.
giovedì 13 ottobre 2011
La Bce annuncia una nuova manovra in Italia
Sarà anche stato detto in uno strano dialetto finanziarese ma la sostanza delle affermazioni contenute nel bollettino mensile della Bce lasciano presagire un nuovo intervento da parte del nostro governo.
L’istituto di Francoforte fa infatti appello a tutti i paesi "particolarmente vulnerabili" alle tensioni dei mercati, e di questi tempi pochi sono i paesi più vulnerabili del nostro.
mercoledì 12 ottobre 2011
La Slovacchia dice no
Il temuto no del Parlamento di Bratislava è arrivato. Il Parlamento slovacco ha infatti respinto nella serata di ieri la ratifica del Fondo salva-Stati. Una decisione che potrebbe portare ad un aggravamento della crisi del debito nell'Eurozona, poiché per far diventare attivo il nuovo Efsf potenziato è necessaria l'unanimità dei paesi dell'Eurozona.
Costruirsi una pensione integrativa - Capitolo 1
Piccolo manuale per la costruzione di un pensionamento migliore
Capitolo 1 - Perché farlo?
Capitolo 1 - Perché farlo?
E soprattutto la domanda più interessante, perché farlo ora?
Sul perché farlo c’è poco da dire, il tenore di vita dei futuri pensionati si baserà su tre pilastri. La pensione
martedì 11 ottobre 2011
Trichet e la Slovacchia. E’ ancora allarme
Dal presidente uscente della Banca Centrale Europea, poltrona che sarà presto occupata da Mario Draghi, è arrivato oggi un duro monito.
Jean Claude Trichet, intervenendo al Parlamento Europeo, ha infatti affermato di ritenere che ormai la crisi sia di sistema e debba essere affrontata in maniera determinata.
mercoledì 5 ottobre 2011
Moody’s taglia di tre gradini il rating italiano. E adesso?
La decisione era platealmente attesa, l’agenzia di rating Moody's ha tagliato nel cuore della notte il rating sul debito sovrano dell'Italia a 'A2' da 'Aa2'; ovvero di tre gradini sotto Aa2 ci sono infatti Aa3 A1 e poi A2. Tanto per chiarire che l’agenzia non scherza viene comunque mantenuto un l'outlook negativo in vista di possibili ulteriori declassamenti.
martedì 4 ottobre 2011
Crisi. Quanto ci costa risparmiare sugli aiuti
Torna alla ribalta il dossier Grecia e trascina nell’inferno della crisi anche la Dexia , grossa banca franco-belga-lussemburghese. Il braccio di ferro tra la trimurti, la troika dei tecnici di Commissione europea, Bce e Fondo monetario internazionale, che continua a fare richieste sempre più pressanti ed il premier greco George Papandreou si sta facendo sempre più serrato. Dopo l’annuncio dello scorso week end da parte di Atene, che ha avvertito che a causa della gravità della recessione economica non sarà in grado di centrare pienamente gli obiettivi di risanamento dei conti su 2011 e 2012, e visto che le misure già adottate dalla Grecia stanno avendo un tale effetto depressivo sull’economia ellenica da contribuire in misura molto inferiore al risanamento di quanto qualcuno s’attendesse, oggi il governo greco ha annunciato che non accederà alle richieste della troika, che ha chiesto di rivedere i contratti collettivi nazionali nel settore privato, in particolare per abolire i livelli di salario minimi. Sulla questione il premier avrebbe dichiarato che si rifiuta di trasformare il suo paese nell’India d’Europa.
Tale riduzione dei diritti dei lavoratori avrebbe come contropartita l’erogazione della ulteriore tranche di finanziamento da 8 miliardi di euro, senza la quale il paese avrebbe fondi per onorare i propri impegni, pensioni e stipendi, fino alla metà di novembre.
Ma sul ritardo nella emissione degli aiuti, la posizione dura della troika deprime i mercati finanziari che temono di veder lievitare i costi per le banche nel salvataggio della Grecia.
La prima a farne le spese oggi è la Dexia che chiude la giornata borsistica con un meno 22% che fa seguito al meno 10 di ieri, mentre le borse europee in generale perdono oltre 160 miliardi di euro.
E mentre il presidente della Bce Jean-Claude Trichet nel suo intervento al Parlamento Ue dichiara che l’Europa è l’epicentro della crisi e per questo è necessario restare lucidi il numero della Fed, Ben Bernanke sottolinea come “L'esposizione diretta delle banche statunitensi verso la Grecia e' minima. Ma un default non organizzato di questo Paese potrebbe scatenare il panico sul mercato dei titoli pubblici, provocare il cedimento di altri Paesi e nuove tensioni sulle banche europee, creando una instabilita' sui mercati finanziari mondiali che avrebbe effetti considerevoli” anche sull’economia statunitense.
Dalle nostre parti intanto il nostro Ministro Tremonti fa una dichiarazione con cui concordo in toto, spiegando che la Spagna al momento paga uno spread inferiore in quanto "Il caso della Spagna dipende anche dall'annuncio di nuove elezioni che di per se' e' una prospettiva di cambiamento e quindi un'apertura al futuro".
Una presa di coscienza che un nuovo governo ed una nuova maggioranza potrebbero trovare la forza per salvare il Paese?
venerdì 30 settembre 2011
Caro amico ministeriale ti scrivo
Caro amico ho letto, con un certo stupore, la strabiliante notizia che il portavoce del Ministro della Istruzione, in seguito alla comica gaffe del tunnel Ginevra - Gran Sasso, si è dimesso dall'incarico di portavoce ma ha deciso di mantenere l'altro incarico, conferitogli dal Ministro stesso fin dal 2009, di Direttore Generale della Direzione per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione.
Che tu sia dipendente dell'Istruzione o della Giustizia, delle Finanze o della Difesa, ho avvertito la necessità di scriverti e di testimoniarti la mia vicinanza in un momento come questo.
L'ormai ex portavoce del Ministro ha deciso, dopo una figuraccia di dimensioni così colossali di cui prende in carico con le dimissioni ogni responsabilità, che non può più essere il portavoce di chi lo ha selezionato, di chi lo ha scelto intuitu personae, di chi ha messo nero su bianco che di lui e solo di lui si fida per l'incarico di portavoce.
Il Ministero però continuerà ad utilizzare questa persona e, piuttosto sorprendentemente, non per scaricare pesanti colli e spalare letame ma per fare, a spese dei contribuenti, il Direttore Generale di una direzione che
si occupa di comunicazione.
E come Direttore Generale utilizzerà il personale del Ministero, personale molto preparato e spesso di totale eccellenza, aggiornato e appassionato, personale che ha superato uno o più concorsi per l'assunzione e per fare un po' di carriera.
Personale che si troverà a lavorare con l'uomo del tunnel.
Ed il problema va oltre l'incidente di percorso che ha fatto emergere il livello dell'uomo, il problema è il livello della classe dirigente che viene propinata ai ministeri.
Gli incarichi di dirigente visti come premio per i 'si' che vengono detti hanno avuto il devastante effetto di trasformare grossa parte dell'attuale classe dirigente in una assurda platea di yesman, completamente inutile e
parassita, ed a cascata anche le seconde linee, quelli che sono appena dietro, si sono adeguati. E il totale asservimento al grande o piccolo potente di turno non potrà fare altro, ora che siamo sull'orlo del burrone,
che convincerci a fare un ulteriore, deciso, passo avanti.
E' per questo, caro amico ministeriale, che ti invito a non perdere l'amore per il tuo lavoro, nonostante la durezza dei tempi e l'insensatezza di certi attacchi che continuano a colpirti.
Inoltre, caro amico, mi fa piacere ricordarti che, al di là delle bellezze paesaggistiche, molto di ciò che ha fatto dell'Italia un posto in cui può essere bello vivere è stato fatto da una qualche forma di dipendente
ministeriale.
Infine, ti imploro di non perdere l'amore per te stesso e per la tua dignità di persona ancor prima che di lavoratore, e quando un dirigente totalmente incapace paracadutato sulla poltrona di comando del tuo ufficio per ragioni evidentemente differenti rispetto alle capacità ti chiederà qualcosa di palesemente impossibile, illogico ed eventualmente illegale, quando il tuo personale 'uomo del tunnel' ti chiederà una clamorosa idiozia digli di 'no'.
Digli che non si può fare, digli che è più facile costruire un tunnel da
Ginevra al Gran Sasso.
Caro amico mio, resisti, smetterà di piovere merda.
Che tu sia dipendente dell'Istruzione o della Giustizia, delle Finanze o della Difesa, ho avvertito la necessità di scriverti e di testimoniarti la mia vicinanza in un momento come questo.
L'ormai ex portavoce del Ministro ha deciso, dopo una figuraccia di dimensioni così colossali di cui prende in carico con le dimissioni ogni responsabilità, che non può più essere il portavoce di chi lo ha selezionato, di chi lo ha scelto intuitu personae, di chi ha messo nero su bianco che di lui e solo di lui si fida per l'incarico di portavoce.
Il Ministero però continuerà ad utilizzare questa persona e, piuttosto sorprendentemente, non per scaricare pesanti colli e spalare letame ma per fare, a spese dei contribuenti, il Direttore Generale di una direzione che
si occupa di comunicazione.
E come Direttore Generale utilizzerà il personale del Ministero, personale molto preparato e spesso di totale eccellenza, aggiornato e appassionato, personale che ha superato uno o più concorsi per l'assunzione e per fare un po' di carriera.
Personale che si troverà a lavorare con l'uomo del tunnel.
Ed il problema va oltre l'incidente di percorso che ha fatto emergere il livello dell'uomo, il problema è il livello della classe dirigente che viene propinata ai ministeri.
Gli incarichi di dirigente visti come premio per i 'si' che vengono detti hanno avuto il devastante effetto di trasformare grossa parte dell'attuale classe dirigente in una assurda platea di yesman, completamente inutile e
parassita, ed a cascata anche le seconde linee, quelli che sono appena dietro, si sono adeguati. E il totale asservimento al grande o piccolo potente di turno non potrà fare altro, ora che siamo sull'orlo del burrone,
che convincerci a fare un ulteriore, deciso, passo avanti.
E' per questo, caro amico ministeriale, che ti invito a non perdere l'amore per il tuo lavoro, nonostante la durezza dei tempi e l'insensatezza di certi attacchi che continuano a colpirti.
Inoltre, caro amico, mi fa piacere ricordarti che, al di là delle bellezze paesaggistiche, molto di ciò che ha fatto dell'Italia un posto in cui può essere bello vivere è stato fatto da una qualche forma di dipendente
ministeriale.
Infine, ti imploro di non perdere l'amore per te stesso e per la tua dignità di persona ancor prima che di lavoratore, e quando un dirigente totalmente incapace paracadutato sulla poltrona di comando del tuo ufficio per ragioni evidentemente differenti rispetto alle capacità ti chiederà qualcosa di palesemente impossibile, illogico ed eventualmente illegale, quando il tuo personale 'uomo del tunnel' ti chiederà una clamorosa idiozia digli di 'no'.
Digli che non si può fare, digli che è più facile costruire un tunnel da
Ginevra al Gran Sasso.
Caro amico mio, resisti, smetterà di piovere merda.
mercoledì 28 settembre 2011
Chi si ricorda il bike sharing?
Io le bici a tessera le ho usate tantissimo e trovate sempre utilissime.
Poi però il servizio è passato dalla spagnola Cemusa alla nostra Atac ed in un battibaleno, grazie anche alla sciocchezza di far pagare praticamente da subito la bici, il traffico si è ridotto al lumicino.
Ormai chi si ricorda più a cosa servono quei strani pilastrini che si trovano qua e là per il centro.
Il loro ultimo utilizzo è quello di segnaposto per automobilisti e motociclisti 'furbi'.
Io la mia tessera la restituisco, non voglio più contribuire a far salire i numeri di questa gestione.
Amerigo
Poi però il servizio è passato dalla spagnola Cemusa alla nostra Atac ed in un battibaleno, grazie anche alla sciocchezza di far pagare praticamente da subito la bici, il traffico si è ridotto al lumicino.
Di fianco alla chiesa di Santa Maria sopra Minerva |
A Piazza Colonna |
Il loro ultimo utilizzo è quello di segnaposto per automobilisti e motociclisti 'furbi'.
Io la mia tessera la restituisco, non voglio più contribuire a far salire i numeri di questa gestione.
Amerigo
Cambio piattaforma
Ma solo per tenere tutto sotto lo stesso tetto.
Quello che ho pubblicato finora su questo blog lo trovate a questo indirizzo
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