martedì 29 aprile 2025

La guida all'uso dei dazi. Cercare di comprendere cosa sta avvenendo con Trump

 A novembre scorso l'attuale capo del Counsil of Economic Advisers, il ristretto gabinetto di economisti che consiglia il Presidente Trump sulle questioni economiche, ha pubblicato un interessante paper.

Stephen Miran era uno sconosciuto ma leggere oggi quella sua opera credo che sia un obbligo.

A user's guide to restructuring the global trading system, questo il titolo dell'opera, ci spiega cosa c'è che non va negli USA oggi, ed effettivamente sembra essere la classe dirigente e ancor più l'elettorato che va loro dietro.

A cominciare sull'affidamento che viene dato alla capacità attuale di offesa militare di cui sono capaci gli USA oggi. Sia chiaro, il maggior potere militare è oggi più che mai nella mani degli USA ma davvero si potrebbe ipotizzare un uso aggressivo e deliberato della forza contro il Canada, il Messico ola Groenlandia e quindi l'Europa?

E infatti il potere militare viene illustrato come potere di difesa, come ombrello che oggi è a carico dei contribuenti americani e che dovrebbe invece essere messo a carico dei contribuenti del resto del mondo.

In sintesi il boss ci dice che lui si occupa della nostra difesa perchè è il più forte del mondo e nessuno osa attaccarlo e noi gli paghiamo un mensile, chiamiamolo ad esempio pizzo.

Ovviamente il fatto che gli USA garantiscano la sicurezza ha come corollario che il dollaro USA viene usato come valuta di riserva. Nessuno lo mette in dubbio, come nessuno mette in dubbio il fatto che il fatto che il dollaro sia valuta di riserva ne comporta un apprezzamento eccessivo. Il dollaro insomma vale troppo e ciò rende difficile le esportazioni della grande madre USA. Attenzione però, se state pensando che la soluzione semplice ed ovvia sia quella di passare ad utilizzare un'altra valuta come riserva sappiate che il nostro Miran ci ricorda che 

"Despite the dollar’s role in weighing heavily on the U.S. manufacturing sector, President Trump has emphasized the value he places on its status as the global reserve currency, and threatened to punish countries that move away from the dollar. I expect this tension to be resolved by policies that aim to preserve the status of the dollar, but improve burden sharing with our trading partners. International trade policy will attempt to recapture some of the benefit our reserve provision conveys to trading partners and connect this economic burden sharing with defense burden sharing. Although the Triffin effects have weighed on the manufacturing sector, there will be attempts to improve America’s position within the system without destroying the system."

Che in buona sostanza si può tradurre che il fatto il dollaro che sia riserva di valore comporta dei costi e vogliamo dividere i costi con i nostri partner commerciali. Naturalmente il fatto che il dollaro sia riserva di valore comporta anche dei vantaggi e quindi se qualcuno pensasse di adottare altre valute come riserve di valore allora gli USA "threatened to punish countries that move away from the dollar", diventano davvero cattivi.

Un discorso apparentemente malvagio potreste pensare voi, ma invece no. Gli USA lo fanno per il vostro bene è solo che la loro ricerca di una soluzione per ritardare la caduta dell'impero sfocia talvolta in atteggiamenti comici (tra l'altro mi sembra che la caduta dell'impero potrebbe essere stata ritardata dalla Cina, ma questo è un altro discorso).

Il nostro economista capo dei consiglieri economici afferma infatti che creando una serie di criteri premianti per i Paesi sulla base delle politiche monetarie e fiscali si possano ottene migliori condizioni per gli USA "In this manner, tariffs create negotiating leverage for incentivizing better terms from the rest of the world on both trade and security terms. America would encourage other nations to move to lower tariff tiers, improving burden sharing. One can imagine a long list of trade and security criteria which might lead to higher or lower tariffs, premised on the notion that access to the U.S. consumer market is a privilege that must be earned, not a right. For example, maybe the U.S. wants to discriminate based on:" segue lunga lista di criteri.

Nel caso vi sia sfuggito rimetto il pezzetto surreale " premised on the notion that access to the U.S. consumer market is a privilege that must be earned, not a right" ovvero partendo dal dato che l'accesso al mercato statunitense dei consumatori è un privilegio che va guadagnato e non un diritto. Mi raccomando NON andatelo a dire al fruttivendolo sotto casa che per avere l'onore di commerciare con voi come minimo dovrebbe pagarvi un pezzetto della rata del mutuo ma sostanzialmente il concetto è questo.

Insomma, basandosi sulla incrollabile fede che il dollaro continuerà ad essere valuta di riserva il buon Miran immagina una ferocissima svalutazione del dollaro stesso, una grande compartecipazione alle spese della difesa, il già citato pizzo per la protezione, da parte degli estorti (ovvero dei partner commerciali).

Io ho personalmente qualche dubbio che tutto ciò funzionerà effettivamente ma sono anche molto curioso di sapere se questi sono dei geni incompresi, almeno da me, o degli ignoranti usacentrici ed usacentrati che ritengono di essere molto più intelligenti del resto del mondo.

Un ultimo piccolo quesito, perchè c'è tutta questa narrativa sull'IVA? Il nostro Miran afferma infatti:

It’s worth noting that value-added taxes are a form of tariffs because they exempt exported goods but tax imported goods, and central banks usually do not respond to them, because legislated price changes are typically thought not to be indicative of underlying supply-demand imbalances. (Indeed, the fact that other countries have VATs and we do not says something about initial conditions.)"

Spieghiamoci, se produco un tagliasiepi che mi costa una certa somma poi lo vendo a 100 più IVA. Se lo vendo al di fuori dell'Europa dove non c'è l'IVA lo vendo a 100. Se un americano produce un prodotto simile lo venderà a 100 dove non c'è l'IVA e a 100 più IVA dove l'IVA è prevista. Faccio un disegnino per essere più chiaro?

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lunedì 28 aprile 2025

Observatory Mansion di Edward Carey

 Dunque vediamo se ho capito.

Un gruppo di persone che i "normali" giudicherebbero senza dubbio dei disadattati vive in un edificio assurdo e moribondo, quello che dà il titolo al libro.




sabato 22 marzo 2025

Le ricette perdute del ristorante Kamogawa di Hisashi Kashiwai - Un libro delicato pieno di piccole storie

 All'interno del mondo culturale giapponese che tanto va di moda tra i più giovani, che consumano anime e manga con contorno di sushi e sashimi, c'è un filone di particolare successo di libri sereni e rasserenanti.

Piccole storie fatte per coccolarsi, fermarsi a riflettere e a sognare, piccoli pezzi di letteratura della malinconia e del buon ricordo.




domenica 9 marzo 2025

Armi, acciaio e malattie di Jarod Diamond. Una "breve storia degli ultimi tredicimila anni" con tante domande e tantissime risposte

 Perchè gli europei hanno conquistato l'Australia e non sono stati invece gli aborigeni a partire alla conquista del mondo?

Perchè quando si sono sono incontrati gli spagnoli e gli Inca questi ultimi sono morti per i germi arrivati dall'Europa e non viceversa?

sabato 8 marzo 2025

Il mondo secondo Garp di John Irving. Un caleidoscopio di personaggi meravigliosi

 Un caleidoscopio di grandi personaggi si muovono all'interno di un romanzo di incredibile attualità.

Ci sono figli avuti evitando di doverne sopportare il padre (sì è così che nasce il protagonista del libro), transessuali con un passato nella National Football League, estremiste femministe, figli perduti, figli mutilati in un racconto molto ben scritto e molto ben portato avanti da un John Irving d'annata ma in grandissima forma.


Le ellenjamesiane sono un microcosmo che sembra essere stato creato ieri e non venire fuori da un libro pubblicato nel 1978.

Da leggere assolutamente.

sabato 18 gennaio 2025

I viaggi di Gulliver. Un libro ben differente da quello che mi aspettavo

 Quando ho aperto l'edizione integrale de "I viaggi di Gulliver" confesso che mi aspettavo qualcosa di diverso, forse anche qualcosa di meno.

Mi aspettavo un libro di fantastiche avventure che esponesse anche una critica al sistema sociale inglese dell'inizio del '700.

Invece questo libro è strepitoso, feroce, anarchico, ribelle, rassegnato ed amaro.

Jonathan, il sestisnonno (ma questa parola esisterà davvero? Wiki lo propone con questa qualifica) della celebre Taylor Swift era nato in una famiglia anglicana d'Irlanda, posizione in sè piuttosto invidiabile all'epoca e Gulliver è certamente il suo testo più celebre

L'edizione che ho letto è quella Penguin Classics che riprende il testo dato per la stampa a Benjamin Motte nel 1726.

Cominciamo dal titolo che, nella versione originale, è parecchio più descrittivo.

"Viaggio in diverse nazioni remote del mondo. In quattro parti."




Ma come in quattro parti? Certo, perchè il nostro eroe non si limitare a visitare la celebre terra di Lilliput e quell'altra, la terra di cui nessuno ricorda il nome e dove è lui a essere microscopico (Brobdingnag), viaggi che occupano le prime due parti del libro e sono ben piene di attestati di disistima per il governo inglese in primis e per quello francese subito a seguire oltre, ça va sans dire, ad una satirica mitragliata contro i governi ed i governanti in genere.

sabato 21 dicembre 2024

L'uomo che amava le isole di D.H Lawrence. La incantevole discesa nella follia di un uomo

Perchè definire incantevole la discesa nella follia di un uomo? Perchè la forza di questo racconto è data anche dagli splendidi panorami, dall'ambientazione quasi fiabesca delle prime due isole in contrasto così forte con l'isolamento, anzi l'autoisolamento, della terza.

Una cronaca lucida e spaventosa dello sbandamento della mente di un uomo.

Bellissimo, disperato, affascinante.

Personalmente mi ha ricordato un Simenon in particolare "L'uomo che guardava passare i treni" che ho letto qualche mese fa.