martedì 17 aprile 2012

Fallimento Grecia. I risparmiatori traditi non gettano la spugna

Un gruppo di quei risparmiatori italiani che hanno subito nelle loro tasche, ed in qualche caso nella loro vita, la durissima ristrutturazione del debito che ha fatto seguito al fallimento greco ha deciso di non gettare la spugna e, dopo essersi costituiti in comitato, ha deciso quindi di adire le vie legale per cercare di difendersi dagli effetti dello strambo fallimento ‘a geometria variabile’ della Repubblica ellenica.

giovedì 12 aprile 2012

La BCE lancia ancora l’allarme crescita, rigore ed occupazione. Ma intanto finanzia l’acquisto di Bugatti e Lamborghini

Nel suo bollettino mensile la Banca Centrale Europea ha evidenziato come nell'area euro "le condizioni nel mercato del lavoro continuano a deteriorarsi". A preoccupare gli uomini di Francoforte è il dato relativo al  IV trimestre 2011, periodo in cui la quota occupata della popolazione di eurolandia è  diminuita di un ulteriore 0,2% sul periodo precedente, dopo un calo di pari misura registrato nel terzo trimestre (che e' stato a sua volta rivisto al ribasso di 0,1 punti percentuali).

Asta BTP. Pochi e cari, come si fa a dire che va tutto bene?

Oggi i mercati attendevano con una certa ansia lo svolgersi dell’asta dei BTP a scadenza triennale dopo le difficoltà che aveva sperimentato Madrid nei giorni scorsi.
A fronte di un ammontare massimo previsto pari a 3 miliardi di euro il ministero dell'Economia ha collocato titoli triennali (con scadenza marzo 2015) per un importo di 2,884 miliardi,  il viceministro dell'Economia Vittorio Grill  ha commentato così l’esito dell’asta: "Abbiamo fatto la scelta di non prendere tutta la domanda che c'era, perche' non abbiamo questa urgenza di fare funding a tassi che, secondo noi, non sono quelli giusti".

mercoledì 11 aprile 2012

Lo spread in discesa dopo l’asta dei Bot

Si è conclusa in maniera non pienamente soddisfacente l’asta odierna dei Bot.
11 miliardi di euro con scadenze ad un anno ed a tre mesi sono stati assegnati con rendimenti in vistoso rialzo, rendimenti che, è sempre opportuno ricordarlo, costituiscono il costo che devono sostenere le casse dello Stato per prendere soldi in prestito.
In particolare il rendimento lordo del BoT con scadenza annuale, che è stato offerto per un importo pari ad 8 miliardi di euro e ha avuto richieste per poco più di  12 miliardi, e' balzato al 2,84% è cioè più che  raddoppiato rispetto all’esito dell’asta del mese scorso in cui aveva fatto segnare un rendimento del 1,405%.
Ancora piu' accentuato il rialzo del BoT trimestrale che è stato collocato per 3 miliardi di euro a fronte di una domanda pari a circa 5,4 miliardi; per la scadenza breve  il tasso lordo del titolo si è poco meno che triplicato, facendo segnare l'1,249% dallo 0,492% dell'asta di marzo (+0,757 punti).
Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e titoli tedeschi con pari scadenza, i  Bund, è in discesa ed al momento fa segnare circa 370 punti base. Il medesimo spread tra titoli decennali spagnoli, i Bonos, e omologhi tedeschi segna circa 405 punti base.

martedì 10 aprile 2012

Spagna e Grecia. Stesso male, stessa cura, stessa fine?

Non ha tirato il fiato un attimo lo spread, arrivando a far segnare nuovi livelli d’allarme.
A far preoccupare oggi è soprattutto la Spagna che ha rivisto il differenziale di rendimento tra i propri titoli e quelli di nazionalità tedesca arrivare a far segnare livelli prossimi ai 430 punti con rendimenti annui che sfiorano il 6 per cento. Il titolo italiano a pari scadenza mostra uno spread che sfiora i 400 punti base con rendimenti intorno al 5,60 per cento.
Ma la ragione principale della preoccupazione risiede nella tendenza spagnola ad accettare la teoria della Commissione europea del rigore ad ogni costo.

giovedì 5 aprile 2012

Lo spread risale. Effetto della truffa del fallimento greco?

Che la allegra gestione della questione greca e la decisione di non procedere ad un taglio ridotto da applicare a tutti ma di procedere invece alla selezione di un gruppo di investitori, solo quelli piccoli, da sacrificare fortemente per tutelare investitori più forti avrebbe potuto comportare rischi gravi per gli equilibri finanziari del vecchio continente lo hanno segnalato in tanti
Infatti dopo la folle decisione di tenere esenti direttamente, tramite uno scambio di titoli, o indirettamente, tramite finanziamenti multi miliardari, banche ed istituzioni dal fallimento greco ed il conseguente appesantirsi del fardello sulle spalle dei soli piccoli investitori, si sta assistendo ad un ovvio ed ampiamente prevedibile movimento rialzista degli spread.

Ancora in calo redditi e risparmio delle famiglie, ma è solo l’inizio

L’Istat ha diffuso oggi dati che continuano a confermare quanto si possa nuocere ad un Paese con la scusa del rigore. Nel 2011, dice infatti l’Istituto nazionale di statistica,  la propensione al risparmio delle famiglie è ancora calata, attestandosi al 12% con una diminuzione di 0,7 punti percentuali rispetto al medesimo periodo del 2010.
La propensione al risparmio è un dato estremamente significativo dello stato di salute finanziaria delle famiglie, in quanto è costituita dalla quota del risparmio lordo sul reddito disponibile lordo delle famiglie.

lunedì 2 aprile 2012

Grecia. Un fallimento chiamato salvataggio. 20 piani di fregatura

Certo pensare che possa esistere qualcuno che definisca salvataggio la decisione unilaterale assunta da parte di un debitore di pagare solo una minima parte del proprio debito e solo se e quando farà comodo al debitore stesso fa sudare freddo.