venerdì 16 dicembre 2016

“Durissimi” sacrifici per i giornalisti. Il viagra sarà rimborsato solo al 50 per cento

Tempi ‘duri’ per i giornalisti italiani, anche per la dorata compagine della penna sono infatti arrivati grandissimi sacrifici.
Per carità, non vi preoccupate, gli stipendi restano intonsi, gli scatti di anzianità pure ed anche un sistema pensionistico ormai noto solo ai paleontologi previdenziali, il cosiddetto sistema retributivo superato decenni or sono.


Ma i sacrifici ci sono e sono assolutamente incontestabili, pensate che adesso ai nostri eroi non vengono più rimborsati all’80 per cento i farmaci di fascia C ma, accidempolina, solo al 50 per cento.
Una riduzione che colpisce duramente la libertà d’informazione e la professionalità dei giornalisti italiani.
Saranno quindi a carico dei giornalisti, lo ripetiamo per ben il 50 per cento del costo, i medicamenti per la cura delle afte della bocca, gli unguenti per il sollievo della zona anale e addirittura, una cosa inaudita, anche il mitico Viagra.
E a usare la definizione di “sacrifici” è nientepopodimenoche Rossella Lama, un componente del CdA della Casagit, la cassa dei giornalisti, in un pezzo sul sito di Puntoeacapo – Giornalisti per la difesa della professione (si chiama proprio così e non “Giornalisti per la difesa EROICA della professione” e neanche “Giornalisti per la difesa EROTICA della professione”.
E intanto la mente corre a ipotetici discorsi serali nel lettone tra partner assicurati Casagit,
-     -     Amore, hai sentito, la Casagit ora ci rimborsa solo il 50 per cento del viagra
-     -     Si tesoro, ho sentito, che disgrazia, che sacrificio
-     -     Infatti…..ora sono davvero cazzi….
-     -     MA MAGARI



1 commento: