martedì 9 gennaio 2018

I giornalisti italiani e l'inesistente stipendio dell'inesistente elettricista della Camera

Vi confesso che, alla fin fine, questi affermati giornalisti italiani mi fanno anche un po’ di tenerezza. In questo periodo di pre campagna elettorale si sono nuovamente cimentati in questa impresa di sputare fango sulle istituzioni del nostro Paese, in particolare sulla Camera dei deputati e mannaggia anche stavolta non riescono ad imbroccarne una neanche per sbaglio.
Vediamo insieme le simpatiche menzogne che spacceranno a piene mani anche nel corso di questa stagione elettorale i prodi alfieri della informazione (dis?).


1  1)      I barbieri della Camera guadagnano troppo.
Il costo complessivo a carico dei contribuenti di tutta la barberia della Camera, inclusi stipendi, valore attuale delle future pensioni degli addetti, materiale, acqua, luce e gas, è di circa 20mila euro annui.
Il costo, pur irrisorio, potrebbe essere azzerato con l’allargamento della platea degli utenti, cosa più volte proposta dai sindacati. Non sappiamo ad oggi perché ciò non sia stato fatto ma un noto giornalista pare sia stato sentito dire in Transatlantico che azzerare il costo della barberia avrebbe comportato la perdita dell’occupazione per 3 o 400 giornalisti.

2  2)      La Camera costa troppo
Da alcuni anni nessun giornalista è più così fesso da completare la frase e affermare rispetto a cosa la Camera costi troppo. Ovviamente andrebbe fatto un confronto con altri parlamenti europei, io l’ho fatto ed ho verificato che la Camera dei deputati, ad esempio, costa circa la metà della House of Commons inglese.
La differenze è che mentre la Camera mette la quasi totalità dei suoi costi a carico del proprio bilancio la HoC mette buona parte dei suoi costi in bilanci ‘altri’ rispetto al proprio, ciò tra l’altro consente ai giornalisti più scafati di mentire senza mentire, di fare affermazioni che sono quasi false, di manipolare la realtà. Ad esempio affermare che “dal confronto tra i costi delle Camere  italiane ed inglese, COSI’ COME RISULTANO DAI RISPETTIVI BILANCI, emerge che…” significa confrontare il costo complessivo della Camera dei deputati con una piccola parte dei costi della HoC. Un confronto ebete o malizioso.

3  3)      L’elettricista guadagna troppo
Questa davvero è segno della sciatteria, della superficialità, dell’attitudine alla menzogna, della stupidità, della totale idiozia, della incapacità di intendere e di volere, della separazione tra parlante e pensante che connota una parte, spero sempre più minoritaria, della stampa tricolore.
Non esiste alcun elettricista alla Camera, non c’è un solo dipendente che svolga i compiti di elettricista, che abbia la qualifica di elettricista, che sia inquadrato come elettricista.
Una telefonata, bastava una sola telefonata per scoprire che elettricisti alla Camera non ne esistono. Due minuti di preziosissimo tempo per accedere a questa sconvolgente realtà.

Se non hai fatto quella telefonata, se non hai avuto quel minimo briciolo di senso del dovere di verificare le minchionerie che distribuisci agli sfortunati lettori o ascoltatori, se ti metti a disquisire finemente dello stipendio, inesistente, dell’inesistente elettricista  della Camera dei deputati allora sei veramente imbecille.

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