Vi confesso che, alla fin fine, questi affermati giornalisti
italiani mi fanno anche un po’ di tenerezza. In questo periodo di pre campagna
elettorale si sono nuovamente cimentati in questa impresa di sputare fango
sulle istituzioni del nostro Paese, in particolare sulla Camera dei deputati e mannaggia
anche stavolta non riescono ad imbroccarne una neanche per sbaglio.
Vediamo insieme le simpatiche menzogne che spacceranno a
piene mani anche nel corso di questa stagione elettorale i prodi alfieri della
informazione (dis?).
1 1)
I barbieri della Camera guadagnano troppo.
Il costo complessivo a carico dei
contribuenti di tutta la barberia della Camera, inclusi stipendi, valore
attuale delle future pensioni degli addetti, materiale, acqua, luce e gas, è di
circa 20mila euro annui.
Il costo, pur irrisorio, potrebbe
essere azzerato con l’allargamento della platea degli utenti, cosa più volte
proposta dai sindacati. Non sappiamo ad oggi perché ciò non sia stato fatto ma
un noto giornalista pare sia stato sentito dire in Transatlantico che azzerare
il costo della barberia avrebbe comportato la perdita dell’occupazione per 3 o
400 giornalisti.
2 2)
La Camera costa troppo
Da alcuni anni nessun giornalista
è più così fesso da completare la frase e affermare rispetto a cosa la Camera
costi troppo. Ovviamente andrebbe fatto un confronto con altri parlamenti
europei, io l’ho fatto ed ho verificato che la Camera dei deputati, ad esempio,
costa circa la metà della House of Commons inglese.
La differenze è che mentre la
Camera mette la quasi totalità dei suoi costi a carico del proprio bilancio la
HoC mette buona parte dei suoi costi in bilanci ‘altri’ rispetto al proprio,
ciò tra l’altro consente ai giornalisti più scafati di mentire senza mentire,
di fare affermazioni che sono quasi false, di manipolare la realtà. Ad esempio affermare
che “dal confronto tra i costi delle Camere
italiane ed inglese, COSI’ COME RISULTANO DAI RISPETTIVI BILANCI, emerge
che…” significa confrontare il costo complessivo della Camera dei deputati con
una piccola parte dei costi della HoC. Un confronto ebete o malizioso.
3 3)
L’elettricista guadagna troppo
Questa davvero è segno della
sciatteria, della superficialità, dell’attitudine alla menzogna, della
stupidità, della totale idiozia, della incapacità di intendere e di volere,
della separazione tra parlante e pensante che connota una parte, spero sempre
più minoritaria, della stampa tricolore.
Non esiste alcun elettricista
alla Camera, non c’è un solo dipendente che svolga i compiti di elettricista,
che abbia la qualifica di elettricista, che sia inquadrato come elettricista.
Una telefonata, bastava una sola
telefonata per scoprire che elettricisti alla Camera non ne esistono. Due
minuti di preziosissimo tempo per accedere a questa sconvolgente realtà.
Se non hai fatto quella
telefonata, se non hai avuto quel minimo briciolo di senso del dovere di
verificare le minchionerie che distribuisci agli sfortunati lettori o
ascoltatori, se ti metti a disquisire finemente dello stipendio, inesistente,
dell’inesistente elettricista della
Camera dei deputati allora sei veramente imbecille.
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