C'è il West Virginia delle canzoni di John Denver a far da sfondo a questo libro, provincia americana che non conosciamo o che, meglio, facciamo finta di non conoscere perchè in fondo oggi assomiglia fin troppo alla nostra provincia, fatta di casette e di famiglie sepolte forse da sempre nello stesso cimitero, di distributori di benzina che fungono da luoghi di ritrovo e di perdizione.
E Scott McClanahan ce la mette tutta a farci amare ed odiare questa strana tribù
di nonne e zii, di amici strampalati e panorami selvaggi.
Tecnicamente possiamo tranquillamente definirlo sconclusionato, senza capo nè coda, perso nei suoi quadretti flcloristici.
Un libro brutto.
Ma accidenti non si riesce a non farselo piacere.
Per chi, come me, ha imparato ad apprezzare l'America della provincia profonda è un libro da leggere tutto d'un fiato. Bello nella sua bruttezza.
A me è piaciuto parecchio
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