Limonov è davvero un bel libro.
La storia vera di questo poeta, guerriero, povero emigrante, donnaiolo, gigolo, politico, rivoluzionario russo è davvero godibile.
Una biografia che accompagna l'URSS ed il protagonista nelle rispettive cadute e peripezie.
Carrère scrive benissimo e questo si sapeva ma il suo ego si impone quasi da coprotagonista del libro, nel raccontare la vita di un personaggio fantastico, dalle mille sfaccettature e dalle mille vite, una galoppata romanzesca a cavallo del secondo e terzo millennio, onestamente di sapere che tu Carrère ti trombavi la più carina del liceo o che hai preso una fregatura cercando di mettere in piedi un commercio durante il periodo di servizio civile non rientra, neanche un po', nei miei interessi.
Libro ben scritto, storia bellissima ma Carrère assolutamente invadente


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