martedì 11 ottobre 2011

Trichet e la Slovacchia. E’ ancora allarme

Dal presidente uscente della Banca Centrale Europea, poltrona che sarà presto occupata da Mario Draghi, è arrivato oggi un duro monito.
Jean Claude Trichet, intervenendo al Parlamento Europeo, ha infatti affermato di ritenere che ormai la crisi sia di sistema e debba essere affrontata in maniera determinata.
Secondo il presidente uscente la crisi :
”nelle ultime tre settimane è peggiorata e le istituzioni devono agire rapidamente, senza ulteriori ritardi che altrimenti aggraveranno la situazione".
Quella situazione di incertezza che fino ad ora aveva riguardato principalmente le piccole economie ha coinvolto anche le economie maggiori e
"lo stress sovrano dalle piccole economie è passato a paesi Ue più importanti e la situazione è molto grave, lo sappiamo da tempo e per questo abbiamo attivato tutti i canali con i governi affinché prendano in fretta le decisioni per affrontare la crisi mondiale, di cui siamo noi l'epicentro".
Sempre secondo Trichet il rischio di contagio arriva ormai a toccare anche Stati Uniti e Giappone e ciò comporta la necessità di adeguare l'Efsf (European financial stability facility) anche se, lo stesso Trichet ritiene non appropriato che sia la Banca centrale europea a dover fornire la "leva finanziaria", in quanto i governi nazionali avrebbero tutti i mezzi a disposizione per far da soli.
Potrebbe infine avere una certa utilità, secondo Trichet, il rinvio del vertice Ue - previsto inizialmente per il 17-18 ottobre a Bruxelles se
la Ue sarà finalmente in grado di trovare risposte chiare ai due problemi urgenti, la crisi dei debiti e la ricapitalizzazione delle banche, su cui abbiamo i minuti contati".
E questo ultimo appello a fare in fretta è indirizzato, in particolare, al parlamento slovacco; la Slovacchia pur essendo infatti l'ultimo dei 17 paesi dell'area euro che si pronuncia sull'Efsf vive questo voto con una certa incertezza. Il premier in carica Iveta Radicova ha chiesto il voto di fiducia e pur auspicandosi di riuscire nell’impresa di ottenere il via libera all’allargamento del fondo ha fatto sapere che, in caso contrario, il voto potrebbe essere ripetuto.



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