mercoledì 26 settembre 2018

Ma come funziona (davvero) la norma che taglia le pensioni d’oro?


Circola a manetta un simpatico disegno che esplica il funzionamento della proposta di legge che taglia e ricalcola le pensioni d’oro.
Il disegnino è stato proposto, tra divertenti frizzi e lazzi, dal profilo greco del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Sua Eccellenza Luigi Di Maio.
In particolare, Sua Eccellenza il Signor Ministro ha accompagnato il suo disegnino esplicativo con la seguente frase:
“Per quelli che ancora fanno finta di non aver capito come funziona la nostra legge che abolisce le pensioni d'oro senza aver versato i contributi, abbiamo fatto il disegnino https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/fd2/1/16/1f604.png😄
Ora sono sicuro che lo capirà chiunque, compresi i giornalisti de La Repubblica e il Giornale che la smetteranno di scrivere fake news. Dite che lo faranno? Intanto condividiamo al massimo per informare quante più persone possibili!
Buona domenica!”





Solleticato da tanta simpatica verve mi sono deliziato nel fare due cose, e sottolineo due, che appaiono totalmente innovative nell’attuale scacchiere nazionale.
Ho letto la proposta di legge.
Ho compreso i contenuti normativi della proposta di legge.
Ho fatto un disegnino.



Nel lasciare al personale intuito del lettore determinare quali siano le due cose che risulterebbero innovative vi agevolo il disegnino risultante dall'effettivo contenuto della proposta di legge.




Gli effetti
Per comprendere appieno gli effetti del progetto di legge è forse  opportuno fare un paio di esempi pratici.
Un lavoratore ha versato 27 tetartopentacosiacontainerardi di euro di contributi nel corso della sua vita lavorativa. Entità talmente mostruosa da dargli diritto, in caso di pensione calcolata col sistema contributivo, ad un assegno di circa 11 ziliardi di euro mensili. Questo lavoratore percepisce, per una serie di sfortunati casi, un assegno di “appena” 120mila euro lordi annuali, quindi una frazione infinitesimale di quella che sarebbe la sua pensione a contributivo, ed è andato in pensione a 58 anni. Subisce il taglio della pensione.
Un altro lavoratore ha invece versato in tutta la sua vita lavorativa un centesimo di euro di contributi. Per una serie di fortunosissime circostanze questo lavoratore percepisce un assegno di  oltre 400mila euro annuali ed è andato in pensione a 67 anni. Non subisce alcun taglio della pensione.
E quindi
La differenza che balza agli occhi è che uno dei due disegnini rappresenta correttamente il titolo del progetto di legge, l’altro invece rappresenta cosa effettivamente succederebbe se la norma fosse approvata com’è adesso.
Una piccola nota tecnica
Per chi ignorasse le misure di grandezze superiori alla fracca, la secchiata, la palata e la pioggia vorrei far presente che il tetartopentacosiacontainerardo corrisponde al contenuto di 40 container standard pieni zeppi di pezzi da 500, in questo caso di euro. Ovvero diverse centinaia di fracche ed alcune migliaia di secchiate.



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