venerdì 16 novembre 2018

Leggere i dati dell’economia. Come si interpretano i dati su fatturato e ordinativi dell’industria


Sono stati resi noti i dati Istat sull’andamento del fatturato e degli ordinativi dell’industria. Cosa significano questi dati? Come si leggono e come si interpretano?

Cosa sono fatturato e ordinativi dell’industria
L’indice sul fatturato misura l’andamento nel tempo delle vendite delle imprese industriali a prezzi costanti mentre l’indice degli ordinativi individua l’andamento del valore delle commesse ricevute dai clienti per le imprese che appunto lavorano su commessa.
Le industrie messe sotto la lente in questa analisi sono solo quella manifatturiera e quella estrattiva.

Cosa significano questi dati
Mentre l’indice del fatturato è rivolto al passato, segnala cioè ciò che è già successo nelle aziende, sono state effettuate le produzioni e si è chiuso il ciclo con la vendita dei prodotti, l’indice degli ordinativi è rivolto al futuro, ho ricevuto delle commesse, effettuerò la produzione e chiuderò con una futura vendita, che sarà segnalata nel’indice del fatturato prossimo venturo.

Cosa dicono i dati di oggi


Oggi l’Istat segnala che il fatturato nel terzo trimestre è lievemente cresciuto rispetto al trimestre precedente facendo segnare più 0,2 per cento, al netto della componente di prezzo c’è invece stata una lieve flessione dello 0,4 per cento. Ciò significa che si è prodotto un pochino meno nel terzo trimestre rispetto al secondo trimestre 2018 ma il valore delle vendite è stato un pochino superiore.
Per quanto riguarda gli ordinativi l’Istat segnala una variazione nulla nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedente seppur con forti scostamenti all’interno del trimestre. Agosto aveva infatti fatto segnare un più 4,9 per cento mentre settembre segna un meno 2,9 per cento.

E quindi
I dati trimestrali dell’Istat sono improntati alla assenza di direzione. Non segnalano né una accelerazione né un rallentamento dell’industria, avvenuta o in vista. L’unico segnale preoccupante è dato dal dato di settembre degli ordinativi che se confermato sarebbe predittivo di un rallentamento ma il dato negativo arriva in uno scenario di alta variabilità del dato stesso.

Nessun commento:

Posta un commento