mercoledì 11 aprile 2012

Lo spread in discesa dopo l’asta dei Bot

Si è conclusa in maniera non pienamente soddisfacente l’asta odierna dei Bot.
11 miliardi di euro con scadenze ad un anno ed a tre mesi sono stati assegnati con rendimenti in vistoso rialzo, rendimenti che, è sempre opportuno ricordarlo, costituiscono il costo che devono sostenere le casse dello Stato per prendere soldi in prestito.
In particolare il rendimento lordo del BoT con scadenza annuale, che è stato offerto per un importo pari ad 8 miliardi di euro e ha avuto richieste per poco più di  12 miliardi, e' balzato al 2,84% è cioè più che  raddoppiato rispetto all’esito dell’asta del mese scorso in cui aveva fatto segnare un rendimento del 1,405%.
Ancora piu' accentuato il rialzo del BoT trimestrale che è stato collocato per 3 miliardi di euro a fronte di una domanda pari a circa 5,4 miliardi; per la scadenza breve  il tasso lordo del titolo si è poco meno che triplicato, facendo segnare l'1,249% dallo 0,492% dell'asta di marzo (+0,757 punti).
Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e titoli tedeschi con pari scadenza, i  Bund, è in discesa ed al momento fa segnare circa 370 punti base. Il medesimo spread tra titoli decennali spagnoli, i Bonos, e omologhi tedeschi segna circa 405 punti base.

1 commento:

  1. Soldi in prestito dagli italiani, innanzitutto. E poi da istituzionali e stranieri. Ma mi permetto di aggiungere che: il vero "spread" fra noi ed i teutonici, non risiede nel mero differenziale di tassi. Bensì nella struttura stessa della Nazione. Ovvero: nel senso civico, mondo economico e ordinamento giurudico. Oltre ad una leadership politica decisamente migliore di tante altre sparse in giro per l'Europa.

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